Il rispetto comincia a tavola
Ormai da tempo in molte aeree del pianeta si consuma più di quanto la terra può produrre. Proporre un modello dietetico sostenibile e uno stile di vita più in armonia con l’ecosistema ci sembra più rispettoso della natura.
L’uomo, soprattutto occidentale, negli ultimi decenni ha pensato a produrre e consumare in modo nevrotico e disordinato le risorse prodotte dalla terra nel corso di millenni. In nome del progresso abbiamo realizzato programmi ambiziosi ma da un alto costo sociale e ambientale.
Dovremo, per invertire la rotta, modificare i modelli insalubri magari partendo proprio da una nuova ( e antica al tempo stesso ) proposta alimentare. Proviamo per esempio a pensare agli allevamenti intensivi.
I gas generati dalla fermentazione del materiale organico, prodotti negli allevamenti di tipo intensivo, rappresentano la principale fonte di inquinamento atmosferico.
Inoltre per mantenere uno standard di pulizia adeguato negli stessi stabilimenti viene consumata una quantità di acqua inimmaginabile. Tale liquido, caricato dalle sostanze chimiche presenti in dosi massicce nei mangimi o nei farmaci somministrati agli animali, una volta scaricato a terra provoca grandi disequilibri sia alle falde acquifere sia all’ecosistema sotterraneo.